OGGETTO: Derivazione di acque pubbliche dal torrente Corborant a Bagni di
Vinadio – Cuneo per scopi idroelettrici richiesta dalla Ditta “Cascate e
Cateratte s.r.l e da attuarsi in Località Strepeis. OPPOSIZIONE
I sottoscritti Ambrogio Riccardo, Bagnis Franco e Occelli Giuseppe, membri della Minoranza Consiliare del Comune di Vinadio, visto l’avviso di deposito all’albo Pretorio del comune di Vinadio (CN) del progetto per l’ottenimento dell’autorizzazione unica per la concessione di derivazione di acque pubbliche a scopo idroelettrico dal torrente Corborant, loc. Strepeis (vedere copia allegata) presentato dalla Ditta Cascate e Cateratte s.r.l, in rappresentanza degli esercenti degli alberghi di Bagni, di un notevole gruppo di residenti, dei proprietari delle case di vacanza della zona e dei turisti affezionati alla località, come già segnalato più volte in passato agli Enti preposti al rilascio delle autorizzazioni, esprimono la loro ferma opposizione all’uso idroelettrico e a qualunque altro uso non agrituristico delle acque fluenti nella zona di Bagni di Vinadio.
Considerato:
- Che da anni le ditte private insistono nella richiesta di costruire centrali idroelettriche a Bagni di Vinadio senza tenere in alcun conto delle gravi incompatibilità esistenti con le realtà turistiche di Bagni di Vinadio.
- Che l’impoverimento degli alvei dei torrenti di montagna per scopi idroelettrici vanificherebbe totalmente ogni opera fatta in passato per lo sviluppo turistico ed impedirebbe ogni progetto futuro per la valorizzazione del territorio attraverso le sue acque fluenti.
- Che la costruzione di un fabbricato perennemente rumoroso e di tipologia in contrasto con la splendida architettura della frazione Strepeis, a ridosso delle Aree di sosta per camper, del Soggiorno Estivo, degli Alberghi, del Campeggio e del torrente Corborant rappresenta un impatto ambientale assolutamente non accettabile.
- Che l’insistente e fastidioso sibilo diurno e notturno (ne sono esempio le centrali sul Rio S. Anna nel Comune di Vinadio e quelle il località Lavoire nel Comune di Aisone) accompagnato dalle forti vibrazioni causate dalla rotazione delle turbine in produzione e posizionate nel cuore della borgata Strepeis, non risparmierebbe nessuna abitazione del paese e specialmente durante le notti estive diventerebbe una tortura insopportabile per chi, invece, apprezza la località proprio per i suoi silenzi.
- Che la realizzazione di un tal progetto comporterebbe una fuga generale dei turisti da Bagni di Vinadio con un danno incalcolabile per l’economia locale che è basata esclusivamente sulla valorizzazione agroturistica.
- Che la riduzione a “deflusso minimo vitale” dell’attuale portata del torrente Corborant impedirebbe ogni ulteriore captazione d’acqua sia per uso irriguo che per l’immissione della stessa nelle fognature; operazioni che fanno parte, da sempre, delle necessità primarie della popolazione di Bagni.
- Che la poca acqua fluente residua nel torrente comporterebbe un grave danno alla fauna ittica estremamente preziosa per la rarità della specie autoctona che ancora sopravvive (trota fario di ceppo mediterraneo comunemente chiamata Trota della Regina).
Inoltre:
A Bagni di Vinadio è stata terminata da poco tempo (2005) la realizzazione di un progetto di valorizzazione a scopo turistico di tutte le acque presenti sul territorio.
Il progetto, denominato “Acque della Salute” era stato finanziato per l’80% dal CIPE e per il 20% con fondi propri del Comune per un totale di circa 500.000 Euro.
Sono state eseguite opere sulle acque termali, sulle fontane pubbliche, su alcune sorgenti, sull’alveo dei torrenti, sui sentieri che costeggiano i torrenti, sulle cascate e si sono costruite delle fontane termali in tre punti strategici della piana di Bagni di Vinadio.
Si è ricuperata l’antica strada di Bagni con le sue sorgenti di antica memoria che si erano completamente perse e si è costruito, per raggiungerle, un maestoso ponte in legno a somiglianza di quello antico distrutto dall’alluvione del 1957 ed ora è meta affascinante di frotte di turisti in cerca di tranquillità e refrigerio.
La zona di Bagni di Vinadio, unica nella Valle Stura (e non solo…) per ricettività alberghiera, per frequenza turistica estiva ed invernale, nobilitata dalla presenza di uno stabilimento termale di importanza storica e salutare, non può sopportare che le acque dei suoi torrenti siano sottratte al godimento della collettività turistica che, in questo momento, ci preferisce ad altre località, anche più famose, proprio per queste caratteristiche ambientali non ancora contaminate da strutture industriali.
Bagni di Vinadio, insomma, ha sempre basato tutta la sua economia sul territorio, sull’ambiente e su tutte le acque fluenti ed i lavori eseguiti fin’ora rappresentano soltanto l’inizio di tutta una serie di progetti e di lavori che si intendono realizzare nel prossimo futuro per una miglior accoglienza e soddisfazione del turista. Prove tangibili sono il giardino di pertinenza dell’Albergo Corborant, il gradevole verde del campeggio Rio, la cura meticolosa messa nel ristrutturare tutta la frazione Strepeis, le piscine termali e con acqua fredda e tutti gli altri lavori e accorgimenti che ogni proprietario delle seconde case ha realizzato per rendere la zona più gradevole e fruibile.
E’ evidente che tutto ciò che si è fatto fin’ora non è altro che l’inizio di ulteriori interventi che si vorrebbero realizzare nel prossimo futuro e che verrebbero, purtroppo, resi impossibili qualora si dovesse subire la presenza di una centrale idroelettrica.
Non si può accettare, quindi, che delle opere sconsiderate distruggano il lavoro fatto fin’ora e arrechino dei danni economici insopportabili a tutti gli operatori della zona che dovendo già subire nell’anno dei lunghi periodi di inattività si vedrebbero colpiti anche durante i periodi di “buon” lavoro.
Il tentativo di esproprio dei terreni privati previsto nell’avviso di deposito in oggetto rappresenta la peggiore prevaricazione che si possa immaginare; Questi terreni sono pertinenze strette degli alberghi della zona e, i più lungimiranti, hanno progettato già da tempo di attrezzarli con strutture di accoglienza per migliorare il godimento delle passeggiate e del soggiorno dei loro ospiti.
L’intero territorio dei Bagni di Vinadio e del vallone del Corborant è qualificato come ZPS (zona di protezione speciale) per tutelare l’habitat di alcune specie di palmipedi migratori estremamente preziosi e interessanti. Il valore naturalistico di questa zona protetta è indiscutibilmente di estrema importanza. Non si può immaginarne ne la soppressione ne la riduzione e neppure un eventuale stravolgimento della sua consistenza. Le preziosa fauna protetta emigrerebbe in altri siti o, forse, potrebbe addirittura tendere all’estinzione con un danno ambientale inestimabile e, come già detto, anche alle strutture ricettive locali che non potrebbero più regalare ai loro ospiti la visione, veramente unica, di questa particolare tipica fauna migratoria.
L’area su cui scorre il torrente Corborant è, in gran parte, gravata dal vincolo dell’ “uso civico” e quindi, le antiche leggi tutt’ora in vigore, prevedono che la titolarità dell’uso e del godimento sia posto in capo esclusivamente alle persone residenti. Questi antichi diritti, sanciti, appunto, dalle leggi in vigore non possono e non devono, quindi, essere “rapinati” con la complicità di qualche Ente pubblico e trasferiti ad un’azienda privata che ne faccia un uso esclusivo arrecando oltretutto dei notevoli danni alle attività già esistenti i cui i titolari sono proprio dei residenti del comune di Vinadio.
La gente di Bagni di Vinadio è preoccupata nel vedere le risorse del proprio territorio prese di mira da continui tentativi di sfruttamento selvaggio da parte di privati (centrali idroelettriche sul torrente Corborant ed Ischiator nel 2007, captazioni di quattro sorgenti a 2400 metri di quota nel 2009, una centrale idroelettrica sull’Ischiator nel 2009 ed ora una nuova centrale sul torrente Corborant) e che badano esclusivamente al loro tornaconto con assoluta indifferenza verso le legittime necessità di chi lavora da sempre sul territorio e che ha fatto del turismo la sua principale risorsa.
Tutti questi tentativi di invasione del nostro territorio ci hanno portato all’esasperazione! Le manifestazioni di sostegno alle nostre opposizioni del Febbraio 2007 (oltre 450) sono tutt’ora molto sentite e da più parti ci giunge, con forza, la richiesta di azioni e di manifestazioni pubbliche che, evidentemente, preferiremmo evitare auspicando, invece, un buon grado di buon senso da parte di chi è preposto alla concessione delle autorizzazioni.
Siamo certi che chi ci legge in copia e tutti i preposti all’esame del progetto, condividono le nostre preoccupazioni e ci auguriamo, per la tutela dell’integrità del nostro territorio e degli interessi della gente del posto, che il progetto venga fermamente respinto.
Cordiali saluti
La Minoranza del Comune di Vinadio
(AMBROGIO Riccardo – BAGNIS Franco – OCCELLI Giuseppe) In rappresentanza della comunità di Bagni di Vinadio
Bagni di Vinadio (CN) 21/03/2013
Provincia di Cuneo - Gianna Gancia
La Stampa
La Guida
Provincia Granda
Cuneo Sette
Ousitanio Vivo
Le centrali idroelettriche minacciano Bagni di Vinadio
La splendida località turistica della Valle Stura apprezzata da tutti per le sue caratteristiche paesaggistiche, climatiche, ricettive, termali, faunistiche e molto altro, è seriamente minacciata da una speculazione privata che mira allo sfruttamento idroelettrico selvaggio delle preziosissime risorse idriche fluenti nella zona con pesanti opere di scavo e di costruzioni assolutamente inaccettabili.
Da anni delle ditte private, con frequenza esasperante, insistono nel presentare progetti per sfruttare le acque fluenti della zona senza tenere in alcuna considerazione le realtà locali che, da sempre, sono orientate, in tutt’altra direzione.
In questi giorni, una ditta che già nel 2007 aveva presentato un progetto idroelettrico a Bagni con il prelievo dell’acqua dai torrenti Ischiator e Corborant (era stata fatta una pesante opposizione da parte della collettività di Bagni), ritorna cocciutamente alla carica con un progetto di identico impatto.
Si continua a non tenere in alcun conto che la costruzione di un fabbricato nella piana di Bagni per il ricovero delle turbine, perennemente rumoroso e di tipologia in contrasto con la splendida architettura locale, a ridosso dello stabilimento termale, delle aree di sosta per camper, del Soggiorno Estivo, degli Alberghi, del Campeggio e del torrente Corborant rappresenta uno stravolgimento ambientale assolutamente inaccettabile.
Non si considera minimamente che l’insistente e fastidioso sibilo diurno e notturno (ne sono esempio le centrali sul Rio S. Anna nel Comune di Vinadio e quelle il località Lavoire nel Comune di Aisone) accompagnato dalle forti vibrazioni causate dalla rotazione delle turbine in produzione e posizionate nel cuore della piana di Bagni di Vinadio, non risparmierebbe nessun angolo del paese e specialmente durante le notti estive, con le finestre aperte, diventerebbe una tortura insopportabile per chi, invece, apprezza la località proprio per i suoi silenzi.
Non importa a nessuno che la riduzione a “deflusso minimo vitale” dell’attuale portata del torrente Corborant impedirebbe ogni ulteriore captazione d’acqua sia per uso irriguo che per l’immissione della stessa nelle fognature della frazione per un corretto lavaggio. Anche la preziosa fauna ittica che ancora sopravvive nel Corborant (trota “fario” di ceppo mediterraneo comunemente chiamata Trota della Regina) potrebbe rischiare l’estinzione a causa di un “deflusso minimo vitale” accidentalmente non rispettato.
Non si tiene conto che l’impoverimento dei torrenti di montagna per scopi idroelettrici vanificherebbe totalmente il progetto “le acque della salute” da poco realizzato a Bagni di Vinadio (2006) con una spesa di circa 500.000 Euro di denaro pubblico per la valorizzazione a scopo turistico proprio di tutte le acque presenti sul territorio.
La zona di Bagni di Vinadio, unica nella Valle Stura (e non solo…) per ricettività alberghiera, per frequenza turistica estiva ed invernale, nobilitata dalla presenza di uno stabilimento termale di importanza storica e salutare, non può sopportare che le acque dei suoi torrenti siano sottratte al godimento della collettività turistica che, in questo momento, ci preferisce ad altre località, anche più famose, proprio per queste caratteristiche ambientali non ancora contaminate da strutture industriali.
Bagni di Vinadio, insomma, ha sempre basato tutta la sua economia sul territorio, sull’ambiente e su tutte le acque fluenti ed i lavori eseguiti fin’ora rappresentano soltanto l’inizio di tutta una serie di progetti e di lavori che la gente di Bagni intende realizzare nel prossimo futuro per una miglior accoglienza e soddisfazione del turista. Prove tangibili dei lavori già fatti sono sotto gli occhi di tutti; il tipico giardino di pertinenza di un albergo, il gradevole verde del campeggio, la cura meticolosa messa nel ristrutturare tutta la zona e in particolare la frazione Strepeis, le piscine termali e quelle con acqua fredda e tutti gli altri lavori e accorgimenti che ogni proprietario delle seconde case ha realizzato per rendere la zona più gradevole e fruibile.
Tutto ciò che si è fatto fin’ora evidenzia con precisione le “linee guida” che hanno determinato lo sviluppo del paese portandolo all’attuale buon grado di apprezzamento e la gente di Bagni che ci vive e lavora, i proprietari delle seconde case e i turisti che soggiornano o che semplicemente amano la località non intendono soccombere all’arroganza di coloro che, nel proprio esclusivo interesse e nell’assoluta indifferenza verso gli altri, vorrebbero distruggere.
L’intero territorio dei Bagni di Vinadio e del vallone del Corborant è tutelato come ZPS (zona di protezione speciale) per proteggere l’habitat di alcune specie di palmipedi migratori estremamente preziosi e interessanti. Il valore naturalistico di questa zona protetta è indiscutibilmente di estrema importanza. Non si può immaginarne ne la soppressione ne la riduzione e neppure un eventuale stravolgimento della sua consistenza. Le preziosa fauna protetta emigrerebbe in altri siti o, forse, potrebbe addirittura tendere all’estinzione con un danno ambientale inestimabile e, come già detto, anche alle strutture ricettive locali che non potrebbero più regalare ai loro ospiti la visione, veramente unica, di questa particolare tipica fauna migratoria.
Inoltre, l’area su cui scorre il torrente Corborant è gravata dal vincolo dell’ “uso civico” e quindi, le antiche leggi tutt’ora in vigore che lo regolano, prevedono che la titolarità dell’uso e del godimento sia posto in capo esclusivamente alle persone residenti. Questi antichi diritti, sanciti, appunto, dalle leggi in vigore non possono e non devono, quindi, essere “rapinati” con la complicità dell’Amministrazione locale e trasferiti ad un’azienda privata che ne faccia un uso esclusivo e in danno alle attività esistenti i cui i titolari sono proprio dei residenti del comune di Vinadio.
La gente di Bagni di Vinadio è preoccupata nel vedere le risorse del proprio territorio prese di mira da continui tentativi di sfruttamento selvaggio da parte di privati ed è ancora più preoccupata dalla totale indifferenza e insensibilità dimostrata dagli amministratori del Comune di Vinadio che, ignorando volutamente ogni motivazione presentata dalla Minoranza a difesa di Bagni, nel recente Consiglio Comunale hanno approvato la costruzione della centrale; le poche migliaia di Euro che verrebbero versate come canone nelle casse del comune tanto agognate dagli Amministratori, ma certamente non indispensabili al bilancio, (per conoscenza, il bilancio del 2012 è stato approvato con un”avanzo di amministrazione” di quasi 400.000 Euro!) avrebbero, visti i danni che subirebbe Bagni, lo stesso sapore dei “30 denari” di antica memoria.
Tutti questi tentativi di invasione del nostro territorio ci hanno portato all’esasperazione! L’appoggio dato dalla gente di Bagni alle nostre opposizioni del Febbraio 2007 (oltre 450 unità) è tutt’ora molto sentito e da più parti ci giunge, con forza, la richiesta di azioni e di manifestazioni pubbliche che, evidentemente, preferiremmo evitare auspicando, invece, una soluzione senza conflitti.
Al Sig. Sindaco di Vinadio e ai suoi Consiglieri vogliamo dire che la fortuna del nostro Comune e di tutte le realtà montane sta nello sviluppo “sostenibile” delle proprie risorse e non nella loro alienazione (forse clientelare?) a dei soggetti che nulla hanno a che fare con il nostro territorio e che lo scopo primario della loro azienda è quello di “produrre ricchezza” ma non certamente per la gente che vive e lavora sul nostro difficile territorio montano.
Al Presidente della Provincia di Cuneo e alla sua Giunta, a cui riconosciamo senza riserve il merito di aver sempre gestito con correttezza e attenzione tutti i problemi che ci riguardavano, a cui rivolgiamo il nostro modesto plauso per le scelte fatte e per la sensibilità dimostrata nell’affrontare le problematiche degli utenti, chiediamo, ancora una volta, di voler tenere in debita considerazione le nostre preoccupazioni e di adottare i provvedimenti più idonei a tutela degli interessi della nostra collettività.
Firmato
AMBROGIO Riccardo – BAGNIS Franco
e gran parte della comunità di Bagni di Vinadio